domenica 1 luglio 2007

..::Per iniziare

Il nome che ho scelto, come potete leggere, è Sky's Eyes, ovvero, dall'inglese, Gli Occhi del Cielo, e, già nello scrivere tale significato, affiora alla mia mente un'immagine, in cui la volta celeste osserva, in modo sereno e pacato, lo scorrere della vita su un pianeta, di cui il nome è cosa di poco conto.
Di quest'immagine, l' elemento che cattura, in modo particolare, la mia attenzione sono gli occhi della volta celeste, grandi, sporgenti, incuriositi nell' osservare ogni dettaglio, nell'intento di non lasciarne fuggire neanche uno... Sono occhi attenti nel seguire ogni movimento, qualsiasi trasformazione, sia essa piccola, o, al contrario, di grande importanza.
...Non che le piccole cose siano da meno: mi piace ricordare, infatti, che le grandi sono solo il risultato di un costante susseguirsi di piccoli passi, sia essi giusti, o sbagliati...Faranno parte, che lo vogliamo o no, del nostro bagaglio. Non c'è al mondo una grande opera, sia essa pittorica, musicale, architettonica, o una teoria, di carattere matematico o filosofico, che sia stata costruita giorno dopo giorno, partendo da una base, o una domanda che necessitava di risposta, e che via via, grazie alla costanza nella ricerca, abbia trovato la strada per la risoluzione.
...Tornando alla volta celeste...
Non è altro che la descrizione di un'entità, che in noi vive, che cambia con noi, e che cambia, in modo incondizionato, noi: essa è la nostra Anima...
La mia la immagino come una sfera di cristallo, puro e trasparente; all'interno della sfera, lo strato più esterno è costituito dalla volta celeste, di cui prima parlavo. Penso alla sfera celeste, e la guardo a volte limpida, attraversata da caldi raggi di sole, a volte percorsa da grandi nubi.
Grandi sì, mai minacciose...
E poi questi grandi occhi, in cui mi perdo.. Il colore che darei loro è lo stesso degli occhi di Tarja Turunen, la mia soprano preferita; darei loro, quindi, il verde più bello, di sicuro il più brillante.
Termino, così, l'inizio di un cammino, che mi porterà non so ancora dove..
Ma di sicuro a scoprire sempre più me stessa, condividendo con altri tale percorso.

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