Ascolto ora un brano, eseguito al pianoforte da Ludovico Einaudi.
Il suo titolo è "Primavera", e mi lascio trascinare, cullare direi, da questo susseguirsi di note, a volte dolce, intimo, a volte incalzante, maestoso.
Durante l'ascolto dell'esecuzione, sembra di vedere le dita del pianista accarezzare i tasti di un pianoforte, immerso nella penombra.
Percepisco crescendo e diminuendo, che accompagnano l'evolversi del mio stato d'animo; il sapore di questa "Primavera" sa di speranza.
...Speranza, che subito entra in contrasto con la tempesta che in me oggi vive, per l'ennesima volta, durante l'ennesimo giorno.
Sarà, forse, a causa dell'ansia "da scrittura", come la chiamo io; amo così tanto osservare lo scorrere della penna sulla carta ingiallita dal tempo, amo il momento in cui l'inchiostro dà vita a forme sempre nuove, mai uguali.
Adoro la mia calligrafia, ne vado fiera, è così viva, a tratti allegra, dalle vocali tonde, quasi il solo susseguirsi di tali segni fosse già una poesia.
Lo scrivere è insito nella mia indole, a volte introversa, introspettiva alla base.
Ho paura, in questo modo, di non avere, un giorno, nulla di cui scrivere; ho paura di non rendere leggibile, agli occhi della sensibilià di coloro che leggono, quello che della mia interiorità vorrei rendere accessibile. Anche a me stessa...
Guardo il fotoritratto di Tarja Turunen sullo schermo del pc: lo occupa tutto, in ogni minima parte.
Ha la mia stessa espressione di quando guardo alla mia paura di non poter accedere alla mia risorsa, magari per uno strano scherzo del destino. Continuo a desiderare di poter avere, attraverso la musica, la pittura o la scrittura, un modo per trasformare il costante evolversi del mio mondo interiore, in qualcosa di percepibile dai sensi umani. La vista, per esempio...
Scrivo, scrivo disperata, mossa da una viscerale passione.
Rileggo i miei scritti, e nulla va mai come vorrei, mai una volta che abbia raggiunto l'obiettivo.
E l'angoscia cresce, spacca dentro, è asfissiante.
Ascolto senza sosta questa splendida "Primavera", e mi chiedo se il pianista abbia voluto mettere in musica le sensazioni, unite alle emozioni, che un essere umano vive durante le sue numerose primavere. Indotte dalla natura, o no...
Spero di vedere, al più presto, la mia Primavera::..
lunedì 2 luglio 2007
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